SE UNA NOTTE D’INVERNO UN FIFAPLAYER

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    SE UNA NOTTE D’INVERNO UN FIFAPLAYER

    Stai tornando a casa, l’autobus tentenna nel traffico e fuori è già buio.
    Stasera lei non c’è, dovresti provare un’imminente senso di solitudine. Ma anche se domani non devi alzarti presto e hai davanti un intera notte, hai già in mente come attraversarla. La notte intendo.
    Certo, potresti fare qualunque cosa: uscire con gli amici, mettere su un bel film. Uno come “ogni maledetta domenica” per esempio. Con tutta quell’adrenalina, gli scontri fisici del football americano e quelle scariche di fotogrammi che rimandano continuamente a qualcos’altro. Potresti scegliere tra tante possibilità …
    Ma non hai dubbi invece, hai già deciso. Giocherai a football!
    Sul vetro battono gocce di pioggia ma tu stai pensando già quale squadra, quale formazione…
    Non sei un giocatore di FUT, altrimenti staresti sulla app dello smartphone ad investire crediti, cercare, scambiare figurine… se sei qui, è perché cerchi in rete come fare …per fare rete.
    Intanto cedi il posto ad una signora anziana, ma tieni ancora gli occhi sul display. Ormai non puoi smettere di pensarci. Ogni chilometro che passa ti convinci sempre più che stasera giocherai proprio a Fifa.
    Forse non hai ancora deciso se giocherai on-line o ti abbandoneresti per qualche ora al semplice piacere di provare più squadre off-line. Un mini torneo per esempio. Da giocare contro la cpu, senza problemi di lag o di connessione, senza sentire la stizza per un errore o non poter mettere in pausa quando squilla il telefono. Magari vorresti controllare a turno una squadra diversa. Un torneo creato con quelle quattro squadre lì, forse otto… quelle con le maglie così attraenti e con quei giocatori che … o forse preferisci una Monster League, con le più blasonate…
    Molti scelgono di affrontarle con la propria squadra del cuore, altri “sentono” troppo il “peso della maglia” e preferiscono rischiare con altre…
    Inizi a scorrere mentalmente leghe e squadre. Salti le leghe minori, Australia, Austria, Chile, Colombia, Corea… poi inizi a resistere dal rimanere intrappolato da quelle leghe “leggere” come Tippeligen, Jupiter, Allsveskan, Superliga, Artricity… che sembrano intriganti come le saghe del nord, ma poi finiscono per esser stucchevoli. Poi ci sono quelle squadre che profumano di football al solo nominarle, come Borusssia Monchengladbach, St. Etienne, Feyenoord, Blackburn, West Ham, Wolverhampton, Boca e River Plate, Santos, Flamengo, Fluminense… e poi ci sono quelle che prima o poi proverai perché le hai viste in TV, son simpatiche e si portano dietro una letteratura affascinante come Ajax, Celtic, Athletic Bilbao, Atletico Madrid, Nottingham Forest, Basilea, Torino… squadre che son li da una vita che pensi che le proverai come Schalke, Werder, Anderlecht, Amburgo, Schacktaar, Galatasaray… o quelle che proveresti volentieri ma oggi no, come Monaco, Newcastle, Tottenham, Benfica…
    Le “dribbli” tutte, fino a ripeterti quelle che sai che ti faranno sentire come nello stadio, a giocarti una coppa.
    Oppure no! Potresti proseguire quella Carriera e mediti di aggiustare quel modulo, ritoccare quella tattica. Rovisterai nel mercato globale, alla ricerca di quel terzino che potrebbe farti fare un salto di qualità nel gioco sulle fasce, sperando nel colpaccio…

    Si aprono le porte del bus. Già mentre scendi, senti l’aria fredda sul volto. Inizia a camminare mentre pensi che, all’inizio, potresti migliorare le tue abilità in arena. Giusto qualche minuto. Poi, dopo un boccone, più sicuro di prima, lanceresti finalmente il gioco, dopo un’attesa lunghissima, iniziata buttandoti il lavoro alle spalle e che ormai monta già, mentre ti avvicini a casa, con le chiavi in mano.
    Entri. La prima cosa che fai, prima di togliere la giacca, è accendere la consolle… poi vai di là, potresti metterti più comodo. Ti cambi mentre immagini di essere negli spogliatoi: senti quasi l’odore di sudore e di “scarpini morti”.
    Ogni tanto passi a schiacciare un tasto per avanzare l’avvio, mentre intanto apri il frigo, giusto per tirar fuori una birra. Ed eccoti finalmente, sotto una luce soffusa, mentre il tuo volto resta ormai illuminato principalmente dallo schermo, mentre sistemi tutto a portata di mano: gamepad, telefono, telecomando... il bicchiere più in là. Tutto il resto si allontana, ben oltre la finestra, ed un altro mondo ti accoglie. Non senti più neanche il silenzio. Anzi! Di là non c’è nessuno che possa lamentarsi e tu vuoi immergerti completamente nel gioco, quindi aumenti il volume, lasciando solo quello del pubblico, fino a circondartene



    In alto a destra compare un messaggio: sei invitato!
    Accetti e partecipi, in barba ad ogni programma.
    Non puoi lasciare un amico solo, in cerca del gioco perduto. Sei un Fifa Player, diamine! Uno che cerca luoghi come questo. Angoli dove conservare pensieri felici e rifugiarti quando sei lontano dalla consolle, per continuare a vivere il tuo game …ovunque tu sia.
     
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    scrivi troppo (anche se benissimo) e giochi troppo poco....

    ieri sera ti ho mandato un invito verso le 21,30 dato che eri connesso....

    sto ancora aspettando la tua risposta....

    ciao stefano :rolleyes:
     
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    Anch'io quando scrivo a Stefano raramente ottengo risposta immediata,
    Credo perché è talmente immerso nel gioco che non se ne accorge :D

    Grande Goalfingers!!!! :)
     
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    no, lascia accesa la consolle tutto il giorno...la usa per riscaldare il salotto....
     
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    CITAZIONE (pasta1964 @ 27/10/2014, 10:46) 
    scrivi troppo (anche se benissimo) e giochi troppo poco....

    ieri sera ti ho mandato un invito verso le 21,30 dato che eri connesso....

    sto ancora aspettando la tua risposta....

    ciao stefano :rolleyes:

    Ho visto, stamattina sulla chat mi sono scusato con tutti :wub:
    purtroppo la famiglia incombe sul tv cui è connessa la play... io magari lascio acceso sperando che.... :unsure: maddeké?
    poi a volte, come ieri nel pomeriggio, giocavo a sprazzi nelle pause "operative" previste dal piano nazionale-familiare di cambio stagione... (che sommando gli sprazzi fanno una partita in tre ore :sick: ) sicché ne' mi accorgo dei messaggi ne' sarei in grado di garantire mezzora continuativa di gioco... ;)

    devo accontentarmi di quel che passa il convento :cry: ... intanto che aspetto "immagino" :rolleyes:

    so che è antipatico vedere la connessione e nessuno rispondere... si rischia pure che nessuno inviti più... ma certe volte è diplomaticamente sconsigliabile anche solo swichare per spegnere la play... :wub:
    diciamo che mediamente dalle 23 dovrei esserci veramente, altrimenti state tranquilli che ci penso io a mandarvi segnali pure di fumo ^_^
    (a proposito, una faccina che fuma qui non c'è?)

    CITAZIONE (elpibedecava @ 27/10/2014, 10:58) 
    Anch'io quando scrivo a Stefano raramente ottengo risposta immediata,
    Credo perché è talmente immerso nel gioco che non se ne accorge :D

    Grande Goalfingers!!!! :)

    direi che per iniziare a scrivere di meno, ti rimando per la risposta a quella digitata per pasta :D

    comunque quello di oggi è un post riciclato scritto lo scorso anno e adattato per l'occasione...
    ora non so se e come proseguirò...
     
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    ma certo, DEVI proseguire! ti leggo sempre con piacere!!! :D

    Sulla tua mancata risposta di ieri so bene che non è stata fatta di proposito, immaginavo fossi con la ps accesa e non alla tv :ok:
     
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    Comunque c'è da dire che il PSN ha fatto enormi passi indietro, per inviare un messaggio c'è da sudare sette camicie.
    Diventa snervante a volte... :cry:
     
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    bisogna aprire la chat ed avere le cuffie vanni....semplice.....

    oddio ,non troppo semplice.....almeno per me che le cuffie non le ho....
     
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  9. goalfingers
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    pasta, puoi collegare semplicemente l'auricolare del telefono... io sto usando quello

    CITAZIONE (elpibedecava @ 27/10/2014, 11:36) 
    ma certo, DEVI proseguire! ti leggo sempre con piacere!!! :D

    Sulla tua mancata risposta di ieri so bene che non è stata fatta di proposito, immaginavo fossi con la ps accesa e non alla tv :ok:

    magari però ha ragione pasta dovrei giocare di più e cercare di migliorare veramente...
    invece di abbandonarmi alle mie pippe mentali...
     
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    mi metti in fuorigioco gol.....
    non ho il cellulare.
    pero' ho l'auricolare dell ipad......magari la prox volta lo utilizzo.
     
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  11. goalfingers
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    CITAZIONE (pasta1964 @ 27/10/2014, 17:34) 
    mi metti in fuorigioco gol.....
    non ho il cellulare.
    pero' ho l'auricolare dell ipad......magari la prox volta lo utilizzo.

    vabbè ma allora ...
    :oldproff:

    lasciati andare... mia moglie dice che tutte ste menate come ps, fb, ecc ci mantengono giovani
    :asd:
     
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  12. goalfingers
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    01. SMOKE ON THE WATER



    Dal ponte vedeva le luci dello stadio riflettersi sull’acqua. Stava separando la sua vita in un prima e in un dopo e, ironia della sorte, ciò stava accadendo in un posto unico al mondo: un luogo in cui le rive di un fiume separano due stadi, e non due stati.
    Pensò anche che non avrebbe voluto essere in nessun altro luogo. Che se dopo sedici anni tornava al gioco, per giocare seriamente, allora quello era il posto giusto. Un luogo dove storia e leggenda si confondono, alimentandosi l’un l’altra, e l’impossibile sembra poter incontrare la realtà.
    Accese il suo sigaro. Un toscano scuro e nodoso. La fiamma si spense mentre la prima nuvola pungente di fumo dissolveva già. Le luci del Ground affievolirono poco dopo, fino a lasciarlo fissare l’acqua scura che scorreva sotto di lui. Presto sarebbero iniziati i tormenti del concreto mondo reale, fatto di scelte e di risultati, di preparazione e sudore e tutto quello che serve per ripetersi di aver dato il meglio. O come si dice oggi: “il 110%”.
    Ma ora non aveva nessuna fretta di andare in un albergo o anche soltanto allontanarsi da quella vista. Ludo Voleva assaporare fino in fondo quel momento in cui le cose che hanno principio, vivono solo del loro futuro. Quel momento in cui inizia un racconto. Un racconto che necessita sicuramente di una promessa degna di Jorge Luis Borges: “il mio racconto sarà fedele alla realtà, o almeno al mio ricordo personale della realtà, che è poi la stessa cosa”.

    Edited by goalfingers - 1/11/2014, 18:45
     
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  13. goalfingers
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    02. …AND FIRE IN THE SKY



    Svegliarsi al mattino.
    In uno di quei mattini estivi, in cui il sole è prepotente e la sua forza sfonda le nubi e pervadere il corpo.
    Lasciarne entrare la luce, concedersi a quel calore, che dia energia a questa nuova vita.
    Illudersi che oltre quel vetro, la città sia muta, come appare.
    Ordinare il caffè, aspettare di sentirne l’odore.
    Il burro che si scioglie sul pane caldo mentre si scompone il dopo che attende,
    in minute sequenze di passi da muovere.
    Strette di mano da saggiare. Voci da sentire e parole da soppesare. Sguardi da scrutare. Sorrisi da tradurre.
    Prima la dirigenza, poi la stampa.
    Impegno, promesse, programmi e obiettivi.
    Da mancare magari, ma da mirare. Ambire. Desiderare. Bramare.
    Volere!
    Poi, forse, colazione col Chairman. O forse no: a Wilford Lane, con lo staff.
    Finalmente il campo. I ragazzi, da scoprire, …valutare, …indagare. Rassicurare e stimolare.
    Strappar loro un sorriso, piccole promesse, per chieder sudore, onore e lealtà. Garantendo che paga, il lavoro, …l’impegno, …e, immancabilmente, il gioco di squadra. E spiegare che insieme, si può avere di più.
    Non pi§ domande per oggi, che parlino i fatti: per oggi si giochi, come si fosse ai bei tempi.
    E ora finalmente, i tacchetti silenti che affondano, coi piedi tra l’erba.

    Edited by goalfingers - 1/11/2014, 18:45
     
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  14. goalfingers
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    03. INKHEART

    A volte la vita non scorre come uno se l’aspetta… Niente stampa, niente colazione d’ingresso e confidenze col “capo”. Solo poche firme nella sala delle riunioni, poche parole di circostanza, sulla fiducia, sulle “grandi cose” che ci si aspetta. Neanche un brindisi, neanche un caffè… Niente promesse di rinforzi, anzi!
    Addirittura più grottesco l’arrivo, in taxi, a Wilford Lane: un deserto.



    Al primo senso di leggero smarrimento, ha fatto seguito un terribile dubbio. Se quelle telefonate di abbocco prima, e di ingaggio poi, fossero solo il frutto di un sogno? Se stesse vivendo alternandosi tra realtà apparenti e fantastiche visioni. Se come in quel film, fosse stato il leggere quei nomi ad evocare…
    Derby, Leeds, ‘Boro, Blackburn, Watford, Millwall… nomi di club da romanzo sportivo.
    Quell’invito al Forest è forse il frutto di un’allucinazione… o peggio: ha accettato di partecipare a qualcosa di più grande di lui?
    Nel lasciare allontanare il taxi estrae un sigaro. L’accende e rimane a guardare quei prati, sperando che quella sensazione di inadeguatezza sfumi insieme al tabacco.
    La sfida, si vinca o si perda, è lì, oltre il confine. Bisogna solo varcarlo e… mettersi in gioco.

    Edited by goalfingers - 1/11/2014, 18:46
     
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    Bellissimo Stefano, è un piacere leggerti.

    Ti dedico questo video denso di significato.

    Emozioni a non finire...

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23 replies since 26/10/2014, 23:38   252 views
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