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GIORNATA 4
Balzano in vetta i bianconeri... ma non i bianconeri che ci si poteva aspettare.. -
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note per la lettura dei tabellini
1) la posizione (stadio) indica il player che ha ospitato il match
2) la data (data/ora) rappresenta il reale momento in cui è iniziata la sfida
3) l'eventuale indicazione del VAR sta a significare una disconnessione accidentaleSPOILER (clicca per visualizzare). -
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La quarta giornata fa registrare 36 reti, pochi cartellini gialli, nessun rosso. Segno che si è giocato a calcio senza utilizzare troppo i calci.
I tanti pareggi - altri cinque quest'oggi - fanno si che la classifica non si muova più di tanto; può accadere quindi che una assoluta outsider come l'Udinese di un redivivo Nestorovski possa balzare in vetta alla classifica mettendo a frutto uno score di 3 vittorie e 1 sconfitta.
Cadono Lazio e Napoli, mentre pareggia ancora una volta la Juventus. Le tre potenze ristagnano quindi a metà classifica a quota 5 punti guardando dal basso verso l'alto compagini molto meno attrezzate quali la Spal (ci pensa due volte Petagna a battere la sua prossima squadra) il Brescia il Sassuolo e, per l'appunto, l'Udinese.
Si mantengono in zona champions la Roma e l'Inter.
I giallorossi, sotto di 3 reti a fine primo tempo al cospetto di un Milan straripante, riacciuffano il pari con una tripletta di Dzeko, sempre più bomber della Serie A.
Anche la partenza dei nerazzurri contro il Parma è tutt'altro che da ricordare: in 23 minuti Cornelius e Kucka ammutoliscono San Siro. Ma già prima di scendere negli spogliatoi, la coppia Lautaro Lukaku provvede a ristabilire la parità. Skriniar porta addirittura in vantaggio l'Inter sugli sviluppi di un calcio d'angolo. E quando, ancora una volta con Cornelius, i crociati fanno 3-3 nessuno pensa che l'Inter possa far sua l'intera posta. Non è dello stesso avviso la retroguardia parmense, che con una gestione fantozziana del possesso palla, regala a Lukaku l'occasione del gol finale. 4-3. E Zeman si starà spellando il cazzo.
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Conseguenza di un gioco meno aggressivo è l'assenza di squalifiche per la prossima giornata.
Si registra però la prima diffida, a carico del difensore napoletano Di Lorenzo, reo di aver accumulato 3 ammonizioni nell'arco di sole 4 partite.
Quello che segue è il comunicato del giudice sportivo emesso al termine della quarta giornata di campionato.
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GIORNATA 5
CR7 spacca Napoli. -
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note per la lettura dei tabellini
1) la posizione (stadio) indica il player che ha ospitato il match
2) la data (data/ora) rappresenta il reale momento in cui è iniziata la sfida
3) l'eventuale indicazione del VAR sta a significare una disconnessione accidentaleSPOILER (clicca per visualizzare). -
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Il bigmatch di giornata, più big per blasone che per reali valori mostrati in campo sino ad oggi, pone di fronte le due formazioni che più di tutte sembravano attrezzate per il primato.
E' un Napoli che ha impattato i due primi impegni di rilievo (con Lazio e Inter), che ha battuto di misura il Bologna ed ha perso con la Spal, quello che ospita tra le mura amiche la Juventus più brutta degli ultimi tempi.
Appaiate a soli 5 punti, le due squadre si trovano a rincorrere il posto in classifica che compete loro. Dalla sfida una delle due uscirà rinfrancata, l'altra dovrà iniziare a guardare al futuro con moderata preoccupazione.
E' in occasioni come queste che il campione deve mostrare il suo valore. E' in questa occasione che Cristiano Ronaldo torna a fare quel che ha sempre fatto: i gol.
Risparmiato dei compiti di copertura sulla fascia, più vicino alla punta centrale Higuain, il portoghese con un gol per tempo regola gli azzurri relegandoli al 17 posto, in piena lotta salvezza.
Le solite polemiche che seguono questo tipo di partita dicono che pur chiamandosi Piemonte Calcio i bianconeri vengono sempre aiutati dall'arbitro (poco chiaro l'episodio del rigore che chiude il match). Ma del resto la merda non è sempre merda anche se la chiami con un altro nome?
Una buona Spal - ancora a segno Petagna - blocca sul pareggio la Lazio di MrEnrich1978 che proprio non riesce ad ingranare con i suoi beniamini.
E mentre l'ex capolista Udinese perde di misura a San Siro contro il Milan, ne approfittano Inter e Roma (vittoriose su Bologna e Lecce) per issarsi al vertice della classifica, separate da un solo punto.
Lukaku e Dzeko (8 reti in 5 gare per il bosniaco) continuano a far sognare i propri tifosi.
La prossima giornata potrà rimescolare le carte o generare dei drammi sportivi.
Ben due saranno le sfide di cartello: Juventus Lazio e Roma Napoli.
Si salvi chi può.
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Le tre espulsioni comminate a Barak, Bruno Alves, e Cigarini si tramutano in atrettante squalifiche da scontare nella prossima giornata di campionato.
Con la terza ammonizione i 5 gare, Behrami raggiunge Di Lorenzo nella lista dei diffidati.
Quello che segue è il comunicato del giudice sportivo emesso al termine della quinta giornata di campionato.
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GIORNATA 6
Un solo grido
Una sola allerta
Milano in vetta
Milano in vetta. -
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note per la lettura dei tabellini
1) la posizione (stadio) indica il player che ha ospitato il match
2) la data (data/ora) rappresenta il reale momento in cui è iniziata la sfida
3) l'eventuale indicazione del VAR sta a significare una disconnessione accidentaleSPOILER (clicca per visualizzare). -
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Cominciamo col dire che Milano, alla sesta di andata, si autoproclama città del Campionato.
I successi perentori dell'Inter sulla Spal e del Milan sull'Atalanta restituiscono una classifica che non si vedeva dagli anni '80: Inter prima, a quota 14 punti, e Milan secondo a 12.
Continua a sorprendere l'Udinese, che mantiene il passo dei rossoneri battendo di misura il Lecce con un gol allo scadere della prima frazione di gioco.
La notizia della giornata è la vittoria dei biancocelesti in quel dello Juventus Stadium. Vittoria agevolata dalle frettolose espulsioni di Matuidi e Pjanic che di fatto consegnano il match alla banda di MrEnrich1978.
Pjanic al 7' e Matuidi al 30', dopo che lo stesso francese aveva pareggiato una magistrale punizione di Luis Alberto sfruttando un macroscopico errore di Strakosha, lasciano in 9 i bianconeri che riescono a resistere per un'ulteriore mezzora di gioco. Chiude il match, e rilancia prepotentemente la Lazio verso la scalata al vertice, una doppietta del Tucu Correa.
La prossima settimana sarà derby!
La Roma dal canto suo incappa in una giornata di grazia del Napoli, di Milik in particolare, e non riesce a mantere il vantaggio ottenuto con un bolide di Kluivert. Gli azzurri ribaltano la situazione con una doppietta del bomber polacco, e lasciano i giallorossi ad un solo punto di vantaggio sui rivali cittadini.
Ultime righe sulla sfida salvezza tra Genoa e Fiorentina decisa da un gol davvero comico di Criscito nei primissimi minuti di gioco.
La situazione della viola è ora disperata: 2 punti in 6 gare. E sole 3 reti segnate.
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Il giudice sportivo si ritrova con un gran lavoro da svolgere: 5 espulsioni dirette, e Behrami che raggiunge la quarta sanzione e viene dunque squalificato per il prossimo turno.
Quello che segue è il comunicato del giudice sportivo emesso al termine della sesta giornata di campionato.
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GIORNATA 7
Alza gli occhi al cielo
E guarda sta città
E' tutta giallorossa
E tu te ne devi anda'SPOILER (clicca per visualizzare). -
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note per la lettura dei tabellini
1) la posizione (stadio) indica il player che ha ospitato il match
2) la data (data/ora) rappresenta il reale momento in cui è iniziata la sfida
3) l'eventuale indicazione del VAR sta a significare una disconnessione accidentaleSPOILER (clicca per visualizzare). -
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Certo, si potrebbe parlare del Torino che balza in vetta a quota 14 punti. Dell'Inter, che agevola questa scalata al vertice dando scena ad un rocambolesco 2-3 subito contro una ritrovata Juventus, in rete con il tridente delle meraviglie Dybala Cristiano Higuain. Della tripletta di Joao Pedro che annienta la Fiorentina. Della crisi nera della stessa squadra viola, ancora ferma al palo con 2 soli punti conquistati in 7 giornate ed un conto di tutto rispetto da saldare col giudice sportivo. Dell'impresa del Torino, perlappunto, che ribalta la Sampdoria al minuto 90+3 con una rete di Berenguer. Del gol partita di Balotelli, che porta il Brescia in zona Europa e lascia il Genoa in zona retrocessione. E tanto altro ancora.
Ma questa era la settima giornata. L'appuntamento più atteso da Bigmatcher e MrEnrich1978 dal momento della stesura del calendario. Il giorno della stracittadina. Il momento clou del nostro campionato. Il derby Lazio Roma.
Ci avvicinavamo al match con uno score che pendeva pesantemente verso Fabrizio capace di mettere in campo un gioco ragionato fatto di improvvise accelerazioni, passaggi precisi, e grappoli di gol.
Dall'altra sponda del Tevere, un Gianluca alle prese con una crisi di gioco ed identità; sempre più spesso costretto ad azioni di rimessa, a stringere i denti e ripartire in contropiede cercando di mettere a frutto le rare occasioni da gol che riusciva a creare.
Da qualche sera il canovaccio era ormai questo.
Il derby però, si sa, esula da queste considerazioni meramente razionali per trasferirsi su un piano metafisico fatto di passione e tensione.
Sono le 23:50 di domenica 24 maggio.
L'approccio dei due player al match vede MrEnrich1978 impacciato al comando della sua Lazio, impaurito per una possibile sconfitta più che convinto di una sua vittoria. Nell'altra metà campo Bigmatcher, consapevole che il risultato più probabile è proprio una sconfitta, affronta l'avversario senza alcuna paura.
La traduzione in campo di tali stati d'animo ribalta completamente i pronostici della vigilia.
La Roma produce gioco, creando pressione nella metà campo avversaria ed impensierendo Strakosha con rapide incursioni sulle fasce di Under e Kluivert.
La Lazio, al massimo, riesce ad opporre una resistenza sterile, sperando che un contropiede possa far pendere dalla sua parte l'ago della bilancia.
Una di queste situazioni lancia Immobile, solitario, verso la porta di Pau Lopez, ma il tiro larghissimo del bomber biancoceleste lascia il punteggio invariato. MrEnrich1978 dovrà trovare una soluzione per far coesistere il doppio attanccante, perché in 7 partite Ciro non ha ancora gonfiato la rete.
I giallorossi a questo punto incrementano la produzione offensiva, pungolati dal pensiero di una possibile beffa laziale, e vanno a costruire il gol vittoria (33') con Edin Dzeko bravo ad incrociare il tiro al termine di una veloce triangolazione Mkhitaryan Under.
Al rientro dagli spogliatoi ci si aspetta una Lazio trasformata, quantomeno nel carattere, ed invece i restanti 45' passano senza particolari sussulti e, addirittura, privi di quella sana cattiveria agonistica che le due squadre nel passato avevano sempre messo in campo.
Termina sul taccuino dell'arbitro il solo Acerbi che spende il giallo per bloccare un pericoloso contropiede (39') che avrebbe probabilmente chiuso il match con 50 minuti d'anticipo.
Bigmatcher può ora crogiolarsi tra gli allori della vittoria. Mesi melliflui prima di dover restituire l'invito all'amico MrEnrich1978 per il derby di ritorno. 19 partite all'alba della prossima battaglia di nervi.
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